L'ottimo stato di salute del Private Equity

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L'ottimo stato di salute del Private Equity

L’industria del private equity a livello mondiale sta viaggiando come un treno ad altissima velocità. E, dopo aver archiviato un primo semestre 2021 a livelli record, si avvia a chiudere l’anno in corso con un controvalore globale di deal che potrebbe toccare 1.000 miliardi.
Secondo quanto riportato da Bain & Company nel report sul periodo gennaio-giugno, le transazioni di private equity hanno raggiunto un controvalore di 539 miliardi di dollari
L’abbondanza di liquidità sta prevalendo su ogni fattore negativo: le varianti del coronavirus Covid-19, l’inflazione, i passi indietro della Federal Reserve rispetto alle misure espansive, la conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, il giro di vite alla finanza del governo di Pechino.
C’è stato un gran recupero dell’attività di private equity e venture capital anche in Italia nel primo semestre 2021, sia sul fronte degli investimenti sia su quello della raccolta e dei disinvestimenti.
L’Italia sembra oggi il posto dove doverci essere (the place to be). Almeno per i fondi di private capital. Spinti dalla mole di liquidità in circolazione, incoraggiati da un rischio paese che per l’Italia non è mai stato così basso (merito di Mario Draghi?).
La ripresa degli investimenti in italia è parte di un trend molto marcato di ripresa dell’attività di private equity a livello globale. Già Bain&Co nel suo ultimo report indicava che nei primi sei mesi dell’anno soltanto i fondi di buyout hanno investito nel mondo 539 miliardi di dollari, una cifra che è pari alla media investita negli ultimi 5 anni non in sei mesi, bensì in un anno intero. Se il ritmo proseguirà così, la stima è che quest’anno si potrà toccare il tetto dei mille miliardi di dollari di deal di buyout, ben oltre il record precedente a 804 miliardi segnato nel 2006, quando il settore aveva raggiunto il picco, prima della crisi finanziaria globale. E anche in Europa, secondo PitchBook, i fondi nei primi sei mesi del 2021 hanno già annunciato 3824 deal, un dato questo quasi uguale a quello di tutto il 2020, mentre a livello di valore, il totale delle operazioni si è attestato a 342,2 miliardi di euro, pari all’81,5% del totale dell’intero anno 2020.
Tornando ai dati AIFI, i fondi di private equity e venture capital nei primi sei mesi dell’anno hanno investito ben 4,5 miliardi di euro, non solo in del 142% dagli 1,9 miliardi del primo semestre del 2020, impattato dalla crisi Covid-19, ma anche in crescita dell’81% dal primo semestre del 2019, precedente la pandemia. Il 2020 era stato un ovviamente un anno nero per il settore, con gli investimenti che erano scesi del 9% a 6,6 miliardi di euro dai 7,2 miliardi del 2019, un dato peraltro a sua volta in crollo dal record di 9,8 miliardi del 2018. Invece il 2021 è sulla buona strada per classificarsi come anno record in senso positivo: soltanto nel 2016 era stato infatti raggiunto un valore più alto in termini di ammontare investito nel primo semestre.
Quanto al numero di operazioni, si è attestato a 253, a sua volta in crescita del 102% rispetto alla prima parte del 2020 (125 investimenti) e del 52% rispetto al primo semestre del 2019.
Nel dettaglio, il segmento dell’early stage (investimenti di venture capital in imprese nella prima fase di ciclo di vita, seed, startup, later stage) è cresciuto del 314% in ammontare (294 milioni di euro) e del 61% per numero di operazioni (129).
Il buyout (acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie) ha registrato un aumento del 22% per ammontare (1,9 miliardi) e del 204% per numero (70).
L’expansion (investimenti di minoranza in aumento di capitale finalizzati alla crescita dell’azienda) ha attratto 299 milioni di euro (contro i 31 milioni del primo semestre del 2020), distribuiti su 23 operazioni (+64%). Per quanto riguarda le infrastrutture, gli investimenti sono cresciuti in modo significativo, superando i buyout in termini di ammontare (2 miliardi di euro), mentre il numero di operazioni si è attestato a 25 (contro i 7 dello stesso periodo dell’anno scorso).
 
 

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